Il sogno si infrange a Noale
11-05-2014 21:41 - News Generiche
CALVI NOALE - LIAPIAVE 0-0 (d.t.s.)
CALVI NOALE: Veggian, Masiero (st 36´ Mazzaro), Torresin, Griggio, Coletto, Giubilato, Zurlo (st 28´ Pesce), Bandiera, Guerra, Chinellato, Fantinato (st 10´ Pagliarin). All. Soncin
LIAPIAVE: Finotto, Bortot, Fiorotto, Pase (sts 7´ Asllani), Cittadini (st 34´ Mattiuzzo), Tegon, Abazi, Vettoretto (sts 4´ Menegaldo), Lopez, Benetton, Tormen. All. Piovesan
ARBITRO: Campagnolo di Bassano
NOTE: Ammoniti Masiero, Bandiera, Tormen, Bortot, Benetton, Mattiuzzo. Calci d´angolo 11-5 per il Liapiave. Spettatori 400 circa.
Un giorno per metabolizzare la delusione, ma non per smaltire la rabbia. Rabbia dettata sostanzialmente da due aspetti: uno legato al campo e a quello che poteva essere ed invece non è stato, uno legato ad aspetti extra campo, che hanno condotto al medesimo risultato, ossia al classico pugno di mosche in mano. Ma andiamo con ordine e partiamo dal campo, che poi è la cosa più importante e quella a cui teniamo di più. La gara di Noale, al cospetto di una squadra forte, composta da giocatori con nomi altisonanti, è andata esattamente così com´era stata pensata, progettata e preparata durante la settimana precedente, ossia con una gestione parsimoniosa dei 120´, con il chiaro intento di non scoprire troppo il fianco dinnanzi alle potenziali ripartenze dell´avversario ed alla ricerca, al tempo stesso, dell´episodio decisivo che potesse far volgere la contesa dalla nostra parte. Episodio favorevole che puntualmente ha fatto capolino al 114´: cross di Menegaldo dal settore di sinistra e clamorosa "bucata" di Torresin sul secondo palo, il quale, superato dal pallone ed in precario equilibrio, ha letteralmente schiaffeggiato il pallone con la mano aperta, togliendolo dalla disponibilità di Abazi e Mattiuzzo, che erano giusto alle sue spalle e completamente liberi da marcatura. Praticamente pronti per un gol già fatto, anche perchè il cross a tagliare l´area, aveva già messo fuori causa anche Veggian. Un episodio chiave, clamoroso. Un rigore solare, ingiustamente negato, che ha congelato il risultato sullo 0 a 0 che ha promosso il Noale. Parliamoci chiaro, una gara così tirata, equilibrata e vibrante avrebbe potuto sbloccarsi solamente in questa maniera e pensando al tipo di rigore avuto contro solo una settimana prima in casa dell´Union Qdp (peraltro giusto, per un fallo di mano di Tegon, in situazione analoga), la rabbia non può che aumentare a dismisura, perchè di fatto si tratta del lavoro di un intero anno buttato via in 5 secondi per colpe non esattamente proprie (vedere, per credere, la parte finale dell´ottimo servizio postato su Liapiave Channel). Questa è stata un´ingiustizia sportiva, non quella di qualche domenica fa........
Per quanto riguarda i fatti extra campo ci riferiamo invece alla politica adottata dalla Federazione sulla gestione degli incassi di queste gare che nulla hanno a che vedere con il campionato. In poche parole, tutto alla squadra di casa, che sul piano sportivo ha giustamente meritato di giocare tra le mura amiche con due risultati su tre (un vantaggio legittimo per chi ha fatto più punti durante la regular season), un filone che tuttavia centra poco con l´aspetto amministrativo e che, secondo il nostro modesto parere (che non è solo il nostro, ma nessuno in questo mondo ha il coraggio di far sentire la propria voce, preferendo la strada del lamento "dietro le quinte") non è assolutamente corretto e a dirlo non sono io, ma il modus operandi degli altri comitati d´Italia, ivi compreso il comitato interregionale. Di conseguenza, o sbaglia il Veneto o sbagliano tutti gli altri, sta a chi legge giudicare!
Scusatemi lo sfogo, ma mi sembrava doveroso far sapere a tutti come stanno le cose: in fin dei conti ho già ben appiccicata addosso l´etichetta del fazioso e del rompi scatole, per cui una considerazione più, una meno, oramai non fa più testo.....
UN SOGNO SVANITO, UN GRUPPO STRAORDINARIO: Grazie ragazzi, grazie di cuore. Aldilà di tutto quanto sopra, la partita di domenica è stata solamente la conferma del valore morale, oltre che tecnico, di un gruppo che è cresciuto cammin facendo in maniera esponenziale, guadagnandosi la fiducia, gli applausi e la stima di tutto il proprio pubblico e che, proprio per come stavano andando le cose, almeno questo turno avrebbe meritato di superarlo. Onore al merito comunque anche alla Calvi Noale, che con quanto detto prima non centra assolutamente nulla e che anzi, ha confermato di essere squadra dall´indubbio potenziale e sicuramente destinata a fare ancora strada in questi play off. Aver tenuto testa ad una formazione di questo calibro, è motivo d´orgoglio per la nostra società, che ora si prenderà il giusto tempo per rifiatare, riflettere e ripartire con ancora maggiore entusiasmo in vista della prossima stagione.
Il sogno è finito, ma il ricordo di quest´annata e di questo gruppo fantastico, non potrà mai cancellarlo nessuno. Di questo statene pur certi....!
Fonte: Ufficio Stampa
CALVI NOALE: Veggian, Masiero (st 36´ Mazzaro), Torresin, Griggio, Coletto, Giubilato, Zurlo (st 28´ Pesce), Bandiera, Guerra, Chinellato, Fantinato (st 10´ Pagliarin). All. Soncin
LIAPIAVE: Finotto, Bortot, Fiorotto, Pase (sts 7´ Asllani), Cittadini (st 34´ Mattiuzzo), Tegon, Abazi, Vettoretto (sts 4´ Menegaldo), Lopez, Benetton, Tormen. All. Piovesan
ARBITRO: Campagnolo di Bassano
NOTE: Ammoniti Masiero, Bandiera, Tormen, Bortot, Benetton, Mattiuzzo. Calci d´angolo 11-5 per il Liapiave. Spettatori 400 circa.
Un giorno per metabolizzare la delusione, ma non per smaltire la rabbia. Rabbia dettata sostanzialmente da due aspetti: uno legato al campo e a quello che poteva essere ed invece non è stato, uno legato ad aspetti extra campo, che hanno condotto al medesimo risultato, ossia al classico pugno di mosche in mano. Ma andiamo con ordine e partiamo dal campo, che poi è la cosa più importante e quella a cui teniamo di più. La gara di Noale, al cospetto di una squadra forte, composta da giocatori con nomi altisonanti, è andata esattamente così com´era stata pensata, progettata e preparata durante la settimana precedente, ossia con una gestione parsimoniosa dei 120´, con il chiaro intento di non scoprire troppo il fianco dinnanzi alle potenziali ripartenze dell´avversario ed alla ricerca, al tempo stesso, dell´episodio decisivo che potesse far volgere la contesa dalla nostra parte. Episodio favorevole che puntualmente ha fatto capolino al 114´: cross di Menegaldo dal settore di sinistra e clamorosa "bucata" di Torresin sul secondo palo, il quale, superato dal pallone ed in precario equilibrio, ha letteralmente schiaffeggiato il pallone con la mano aperta, togliendolo dalla disponibilità di Abazi e Mattiuzzo, che erano giusto alle sue spalle e completamente liberi da marcatura. Praticamente pronti per un gol già fatto, anche perchè il cross a tagliare l´area, aveva già messo fuori causa anche Veggian. Un episodio chiave, clamoroso. Un rigore solare, ingiustamente negato, che ha congelato il risultato sullo 0 a 0 che ha promosso il Noale. Parliamoci chiaro, una gara così tirata, equilibrata e vibrante avrebbe potuto sbloccarsi solamente in questa maniera e pensando al tipo di rigore avuto contro solo una settimana prima in casa dell´Union Qdp (peraltro giusto, per un fallo di mano di Tegon, in situazione analoga), la rabbia non può che aumentare a dismisura, perchè di fatto si tratta del lavoro di un intero anno buttato via in 5 secondi per colpe non esattamente proprie (vedere, per credere, la parte finale dell´ottimo servizio postato su Liapiave Channel). Questa è stata un´ingiustizia sportiva, non quella di qualche domenica fa........
Per quanto riguarda i fatti extra campo ci riferiamo invece alla politica adottata dalla Federazione sulla gestione degli incassi di queste gare che nulla hanno a che vedere con il campionato. In poche parole, tutto alla squadra di casa, che sul piano sportivo ha giustamente meritato di giocare tra le mura amiche con due risultati su tre (un vantaggio legittimo per chi ha fatto più punti durante la regular season), un filone che tuttavia centra poco con l´aspetto amministrativo e che, secondo il nostro modesto parere (che non è solo il nostro, ma nessuno in questo mondo ha il coraggio di far sentire la propria voce, preferendo la strada del lamento "dietro le quinte") non è assolutamente corretto e a dirlo non sono io, ma il modus operandi degli altri comitati d´Italia, ivi compreso il comitato interregionale. Di conseguenza, o sbaglia il Veneto o sbagliano tutti gli altri, sta a chi legge giudicare!
Scusatemi lo sfogo, ma mi sembrava doveroso far sapere a tutti come stanno le cose: in fin dei conti ho già ben appiccicata addosso l´etichetta del fazioso e del rompi scatole, per cui una considerazione più, una meno, oramai non fa più testo.....
UN SOGNO SVANITO, UN GRUPPO STRAORDINARIO: Grazie ragazzi, grazie di cuore. Aldilà di tutto quanto sopra, la partita di domenica è stata solamente la conferma del valore morale, oltre che tecnico, di un gruppo che è cresciuto cammin facendo in maniera esponenziale, guadagnandosi la fiducia, gli applausi e la stima di tutto il proprio pubblico e che, proprio per come stavano andando le cose, almeno questo turno avrebbe meritato di superarlo. Onore al merito comunque anche alla Calvi Noale, che con quanto detto prima non centra assolutamente nulla e che anzi, ha confermato di essere squadra dall´indubbio potenziale e sicuramente destinata a fare ancora strada in questi play off. Aver tenuto testa ad una formazione di questo calibro, è motivo d´orgoglio per la nostra società, che ora si prenderà il giusto tempo per rifiatare, riflettere e ripartire con ancora maggiore entusiasmo in vista della prossima stagione.
Il sogno è finito, ma il ricordo di quest´annata e di questo gruppo fantastico, non potrà mai cancellarlo nessuno. Di questo statene pur certi....!
Fonte: Ufficio Stampa