Lorenzo Cittadini: Calcio & Musica!
03-01-2012 16:27 - News Generiche
Calcio e musica, due passioni che ha sempre coltivato fin da piccolo, Lorenzo Cittadini, 21 anni di Salgareda, il centrale difensivo "con la chitarra" del Liapiave, squadra in cui milita da 5 stagioni. Lorenzo abbina il pallone all´impegno nella band pop-rock Masterchilet, dove la musica che è anche veicolo per scaricare le tensioni accumulate in campo.
Calcio e musica, cosa viene prima?
«Sono due strade che sto percorrendo alla pari e che riesco a conciliare. Entrambe mi danno grandi soddisfazioni, anche se gran parte della giornata ruota attorno alla musica».
Riesci a far coesistere entrambe le cose?
«Senza problemi: calcio e musica possono essere due professioni che si compensano, poi vediamo più avanti come andrà».
Al calcio chi ti ha avvicinato?
«Con il padre allenatore (Pietro, che ha operato in tante società, ndr) il passo è stato naturale, mi ha trasmesso la passione e l´impegno».
Dal papà sei stato mai allenato?
«Sì, al Cimasport e all´Ormelle, una situazione a volte imbarazzante ma molto costruttiva. Serve forse ancor più impegno perchè sei sotto l´occhio vigile e il controllo dell´allenatore-genitore e devi fare la tua parte ancor meglio».
E la musica come ti è entrata nel sangue?
«Non in famiglia, dove ha una parte marginale, ma direi quasi per caso. Prima avevo seguito corsi di batteria, ma dopo un anno ho scelto la chitarra che suono da 13 anni cercando ogni giorno di migliorare».
E ora questo impegno con il gruppo Masterchilet.
«Siamo in cinque, due anni fa abbiamo dato vita a questo progetto serio: ci divertiamo e facciamo divertire la gente».
La musica aiuta anche a scaricare le tensioni del calcio?
«Entrambe sono un veicolo di sfogo e dopo una partita di calcio prendere in mano la chitarra diventa gratificante. Sia per il calcio che per la musica l´impegno da parte mia è molto, soprattutto in fase di preparazione, e di questo sono contento».
Un giudizio sul campionato di Eccellenza?
«Molto difficile poichè ci sono giocatori di ottimo livello».
Gli attaccanti più difficili da fermare?
«Sono stati quelli della Clodiense e Zanatta dell´Istrana».
E quelli della tua squadra?
«Benetton, Cattelan e Paladin è una fortuna averli in squadra e non da avversari».
Chi vincerà il campionato?
«La Clodiense è la squadra più attrezzata e poi l´Opitergina che non può non esplodere anche perchè ha grande esperienza. Poi direi noi, l´Istrana e il Ripa. Finora, almeno, i risultati ci hanno dato ragione».
Michele Miriade
(Intervista tratta dal Gazzettino di lunedì 2 gennaio)
Fonte: Ufficio stampa
Calcio e musica, cosa viene prima?
«Sono due strade che sto percorrendo alla pari e che riesco a conciliare. Entrambe mi danno grandi soddisfazioni, anche se gran parte della giornata ruota attorno alla musica».
Riesci a far coesistere entrambe le cose?
«Senza problemi: calcio e musica possono essere due professioni che si compensano, poi vediamo più avanti come andrà».
Al calcio chi ti ha avvicinato?
«Con il padre allenatore (Pietro, che ha operato in tante società, ndr) il passo è stato naturale, mi ha trasmesso la passione e l´impegno».
Dal papà sei stato mai allenato?
«Sì, al Cimasport e all´Ormelle, una situazione a volte imbarazzante ma molto costruttiva. Serve forse ancor più impegno perchè sei sotto l´occhio vigile e il controllo dell´allenatore-genitore e devi fare la tua parte ancor meglio».
E la musica come ti è entrata nel sangue?
«Non in famiglia, dove ha una parte marginale, ma direi quasi per caso. Prima avevo seguito corsi di batteria, ma dopo un anno ho scelto la chitarra che suono da 13 anni cercando ogni giorno di migliorare».
E ora questo impegno con il gruppo Masterchilet.
«Siamo in cinque, due anni fa abbiamo dato vita a questo progetto serio: ci divertiamo e facciamo divertire la gente».
La musica aiuta anche a scaricare le tensioni del calcio?
«Entrambe sono un veicolo di sfogo e dopo una partita di calcio prendere in mano la chitarra diventa gratificante. Sia per il calcio che per la musica l´impegno da parte mia è molto, soprattutto in fase di preparazione, e di questo sono contento».
Un giudizio sul campionato di Eccellenza?
«Molto difficile poichè ci sono giocatori di ottimo livello».
Gli attaccanti più difficili da fermare?
«Sono stati quelli della Clodiense e Zanatta dell´Istrana».
E quelli della tua squadra?
«Benetton, Cattelan e Paladin è una fortuna averli in squadra e non da avversari».
Chi vincerà il campionato?
«La Clodiense è la squadra più attrezzata e poi l´Opitergina che non può non esplodere anche perchè ha grande esperienza. Poi direi noi, l´Istrana e il Ripa. Finora, almeno, i risultati ci hanno dato ragione».
Michele Miriade
(Intervista tratta dal Gazzettino di lunedì 2 gennaio)
Fonte: Ufficio stampa