Liapiave e la crescita dei Giovanissimi Regionali: parola a Mazzer
Soddisfazione in casa Liapiave per i lusinghieri risultati dei Giovanissimi Regionali: la squadra alla cui guida c´è Fabrizio Mazzer (nella foto), sta crescendo a vista d´occhio. Ne parliamo proprio col tecnico, che dopo due anni alla guida prima degli Allievi Provinciali e poi dei Giovanissimi Provinciali, ha intrapreso questa nuova avventura nel difficile torneo regionale.
"Diciamo che siamo partiti per questo campionato regionale con almeno il 90% di ragazzi che erano alla loro prima esperienza di questo tipo. I ragazzi si sono ritrovati ad affrontare qualcosa di nuovo andando ad affrontare squadre preparate e ben allestite, con un grado di difficoltà per loro superiore. Anche dal punto di vista motivazionale ho dovuto lavorare parecchio per riuscire a calarci in questa realtà".
L´obiettivo, vuole sottolinearlo Mazzer, rimane la salvezza, ma è chiaro che finchè arrivano i risultati è bello credere in qualcosa in più.
"Lo ripeto spesso ai ragazzi - confessa il mister - che se guardano dentro loro stessi possono trovare grandi potenzialità mentali, oltre che fisiche e tecniche. E´ chiaro che bisogna lavorare parallelamente ma io amo soprattutto curare l´aspetto motivazionale, che è il primo passo. Sì, i risultati fanno piacere: diciamo che ci siamo spostati dalle zone medio basse alle medio alte della classifica. Siamo al quinto posto. E´ chiaro che è difficile competere con Liventina, SandonàJesolo, ma daremo il massimo per ottenere buoni risultati".
Una piazza come quella del Liapiave aiuta a far bene, come spiega il tecnico.
"Desidero fortemente ringraziare la società perchè si sta dimostrando all´altezza, con risorse umane e organizzazione che non si vedono ovunque. Alleno da quasi 17 anni e non ci sono realtà così ben strutturate come il Liapiave, perciò sono doppiamente felice".
Riguardo il comportamento, come ti poni di fronte ai ragazzi? Ovviamente facciamo riferimento a qualche episodio sottolineato anche dai media negli scorsi giorni, di intemperanze da parte dei ragazzi in campo.
"Qui non si sono mai verificati episodi gravi - conclude Mazzer - e io dico sempre ai miei ragazzi che non devono giocare contro l´avversario ma per un obiettivo. Il calcio è uno sport di contatto fisico, e dev´essere una lotta leale, se poi l´aggressività degenera è chiaro che possono succedere fatti gravi".
(Federico Biondo)
scritto da VenetoGol
"Diciamo che siamo partiti per questo campionato regionale con almeno il 90% di ragazzi che erano alla loro prima esperienza di questo tipo. I ragazzi si sono ritrovati ad affrontare qualcosa di nuovo andando ad affrontare squadre preparate e ben allestite, con un grado di difficoltà per loro superiore. Anche dal punto di vista motivazionale ho dovuto lavorare parecchio per riuscire a calarci in questa realtà".
L´obiettivo, vuole sottolinearlo Mazzer, rimane la salvezza, ma è chiaro che finchè arrivano i risultati è bello credere in qualcosa in più.
"Lo ripeto spesso ai ragazzi - confessa il mister - che se guardano dentro loro stessi possono trovare grandi potenzialità mentali, oltre che fisiche e tecniche. E´ chiaro che bisogna lavorare parallelamente ma io amo soprattutto curare l´aspetto motivazionale, che è il primo passo. Sì, i risultati fanno piacere: diciamo che ci siamo spostati dalle zone medio basse alle medio alte della classifica. Siamo al quinto posto. E´ chiaro che è difficile competere con Liventina, SandonàJesolo, ma daremo il massimo per ottenere buoni risultati".
Una piazza come quella del Liapiave aiuta a far bene, come spiega il tecnico.
"Desidero fortemente ringraziare la società perchè si sta dimostrando all´altezza, con risorse umane e organizzazione che non si vedono ovunque. Alleno da quasi 17 anni e non ci sono realtà così ben strutturate come il Liapiave, perciò sono doppiamente felice".
Riguardo il comportamento, come ti poni di fronte ai ragazzi? Ovviamente facciamo riferimento a qualche episodio sottolineato anche dai media negli scorsi giorni, di intemperanze da parte dei ragazzi in campo.
"Qui non si sono mai verificati episodi gravi - conclude Mazzer - e io dico sempre ai miei ragazzi che non devono giocare contro l´avversario ma per un obiettivo. Il calcio è uno sport di contatto fisico, e dev´essere una lotta leale, se poi l´aggressività degenera è chiaro che possono succedere fatti gravi".
(Federico Biondo)
scritto da VenetoGol